Yoghi Bhajan diceva che questa meditazione è specificamente indicata per ogni tipo di problema emozionale. Quando la nostra mente non riesce a controllare le emozioni, allora le emozioni controllano noi. SA-TA-NA-MA sa ricostruire il terreno della più vera e profonda tranquillità. Nessuna emozione sarà troppo forte o incontrollabile per la persona che pratica questo kriya.
Anche il Kirtan kriya, Come il Sat kriya, è uno degli insegnamenti fondamentali del Kundalini yoga insegnato da Yoghi Bhajan. Attraverso la sua pratica, si prepara il terreno del nostro essere a ricevere il seme del Vero Nome. SA-TA-NA-MA è la forma primaria o nucleare di Sat Nam e contiene l’energia dell’atomo, dal momento che stiamo rompendo l’atomo (o bij) del suono Sat Nam.
Per sperimentare il Kirtan kriya in modo corretto, bisogna visualizzare i suoni primari in quella che chiamiamo forma a ’L’. Mentre meditate, dovete sentire che c’è un ingresso costante di energia cosmica al centro solare della testa, o decima porta, il punto centrale del settimo chakra o loto dai mille petali. In questo flusso di energia dovete porre i suoni S, T, N, M, che, dopo essere entrati dalla decima porta, raggiungeranno il centro della testa (sesto chakra) e di qui si proietteranno verso il punto in mezzo alle sopracciglia (bhrumadhya), compiendo quella curva che viene chiamata forma a ’L’.
Prendiamo il suono SA, per esempio. La S entrerà dal centro della testa, e la A uscirà dal terzo occhio proiettandosi all’infinito. Questo percorso di energia viene chiamato corda d’oro ed è la connessione tra la ghiandola pineale e la pituitaria.
Praticando il Kirtan kriya con questa visualizzazione, migliorerete le vostre capacità di concentrazione e otterrete i massimi risultati. Eviterete, inoltre, ogni possibile inconveniente che potrebbe derivare dall’errata pratica del Kirtan kriya. A qualcuno può succedere, infatti, di provare mal di testa durante la pratica di questa meditazione. La ragione più comune di questo fatto è l’errata circolazione del prana nei centri solari. Attraverso la visualizzazione della forma a ’L’ si aggiusta pienamente la circolazione del prana tra la decima porta e il terzo occhio.
Egli diceva anche che la pratica di questo kriya induce un equilibrio totale della psiche individuale, la mente viene risvegliata all’ infinita capacità creativa dell’anima.
Vibrando i suoni del mantra su ogni dito, si alternano le polarità elettriche. L’indice e l’anulare sono elettricamente negativi, mentre il medio e il mignolo sono elettricamente positivi. Il ritmo delle pressioni e della vibrazione sonora porta equilibrio nella proiezione elettromagnetica dell’aura.
Potete praticare questo kriya in ogni posizione e per un minimo di 31 minuti e un massimo di 2 ore e mezza, purché rispettiate i seguenti requisiti:
1) tenere la spina dorsale diritta;
2) concentrarsi al terzo occhio;
3) usare la visualizzazione in forma di “L”;
4) vibrare la Panj shabad in tutti e tre i linguaggi;
5) usare il buon senso dello yoghi, senza fanatismo.
LA TECNICA
Sedete in posizione facile con la schiena diritta.
Meditate al terzo occhio e create i cinque suoni primari, o Panj shabad: S, T, N, M, A, nella forma-parola originale:
SA – infinito, cosmo, inizio;
TA – vita, esistenza;
NA – morte;
MA – rinascita.
Questo è il ciclo della creazione, l’intero ciclo cosmico. Dall’infinito viene la vita e l’esistenza individuale. Dalla vita viene la morte o cambiamento. Dalla morte viene la rinascita della coscienza alla gioia dell’infinito attraverso la quale la compassione riconduce alla vita.
Ogni ripetizione dell’intero mantra dura 4 o 5 secondi.
Mentre cantate, con la punta di ogni dito delle mani dovete toccare ritmicamente il pollice con una pressione ferma.
Ogni volta che formate una mudra riunendo il pollice con una delle altre dita, il vostro ego sigilla l’effetto di questa mudra nella coscienza. L’effetto di ghyan mudra è la conoscenza; quello di shuni mudra è la saggezza, l’intelligenza, la pazienza e la disciplina; quello di surya mudra è la vitalità, l’energia vitale; quello di budhi mudra è l’abilità di comunicare.
Questa corrente sonora viene rappresentata musicalmente in questo modo:
Mentre pronunciate il suono SA, con l’indice, che rappresenta l’energia del pianeta Giove,toccate il pollice e formate ghyan mudra (conoscenza) — (A).
Con il suono TA unite il medio, energia di Saturno, con il pollice e formate shuni mudra (disciplina) — (B).
Con il suono NA unite l’anulare, il dito del Sole, al pollice e formate surya mudra (vitalità) — (C).
Infine con il suono MA premete il mignolo, il dito di Mercurio, con il pollice e formate la bhudi mudra (capacità comunicativa) — (D).
Poi ricominciate il ciclo mantenendo la medesima relazione tra mantra e mudra.
Il pollice rappresenta l’essere individuale, l’io.
Nel Kirtan kriya, il mantra va proiettato nei tre differenti linguaggi della coscienza:
— il linguaggio degli uomini, che rappresenta il mondo e le cose materiali, ed è espresso dalla voce normale o alta;
— il linguaggio degli amanti, che rappresenta il ’desiderio di appartenere’ a qualcuno, e si esprime per mezzo di un forte sussurro;
— il linguaggio divino, che rappresenta l’infinito, ed è silenzioso: pura proiezione mentale.
Cominciate il Kirtan kriya salmodiando il mantra con voce normale per 5 minuti, poi passate al suono sussurrato con forza e continuate per altri 5 minuti, quindi andate nel profondo del suono silenzioso continuando a vibrare il mantra in silenzio (e continuando sempre il ritmico movimento delle dita) per un totale di 10 minuti. Poi ritornate al suono sussurrato per altri 5 minuti e infine alla voce normale ancora per 5 minuti.
Riassumendo:
5 minuti cantato ad alta voce
5 minuti sussurrando
10 minuti in silenzio vibrandolo nella mente
5 minuti sussurrando
5 minuti ad alta voce.
Alla fine, inspirate profondamente ed espirate.
Per uscire completamente dalla meditazione, distendete le braccia verso l’alto, stiratele bene e tenete le dita delle mani più distese e aperte che potete. Fate diverse respirazioni lunghe e profonde e poi rilassate.
La pratica di questa meditazione è sia una scienza che un’arte.
È un’arte per il modo in cui plasma la coscienza e per il raffinamento della sensibilità e dell’interiorità che produce. È una scienza per la provata certezza dei risultati che questa tecnica produce, infatti, la Fondazione di Alzheimer (ARPF), ha presentato una sintesi di una innovativa ricerca sullo yoga, presso Association International Conference Alzheimer a Boston, svolto negli ultimi 12 anni, e specificatamente incentrata sulla riduzione dei fattori di rischio e prevenzione per il morbo di Alzheimer.
Gli studi hanno utilizzato metodi riconosciuti per misurare gli aspetti della salute del cervello e le scansioni specializzate come SPECT e fMRI, così come le prove di memoria e circolazione del sangue.
I risultati hanno evidenziato:
- Miglioramento della Memoria: Le persone con perdita di memoria migliorano nei test di memoria importanti. Nel nostro studio di pazienti stressati, i praticanti di KK avevano una memoria migliore dopo l’allenamento con questa meditazione.
- Lo stress ridotto: studi dimostrano il declino cognitivo causato sia da stress acuto e cronico secondario con effetto negativo sulle cellule del cervello ed uccisione del cortisolo, l’ormone nel centro della memoria. La meditazione riduce lo stress e abbassa i livelli di cortisolo.
- Maggiore flusso sanguigno al cervello (chiamato anche il flusso ematico cerebrale o CBF): Nei pazienti con declino cognitivo e stressate erano aumentati CBF nelle aree di importanza critica del loro cervello, compresi quelli ben noti per influenzare l’attenzione, la concentrazione, l’attenzione, la memoria (ippocampo), depressione, traumi e resilienza, la prima area che migliora con la la pratica di KK. è la zona della memoria.
- Aumento sano della Dimensione del cervello: Rispetto ai principianti, chi medita da lungo tempo ha un cervello più grande e più sano .
- Migliora la chimica del cervello: E ‘ben noto che le persone che hanno una diminuzione di energia cerebrale hanno una riduzione di alcune sostanze chimiche prodotte dal cervello chiamate neurotrasmettitori.Purtroppo, non sono molto efficaci i farmaci di cui al momento disponiamo, per cercare di aumentare questi trasmettitori. KK, tuttavia, può contribuire ad aumentare neurotrasmettitori in modo più naturale e migliorare la comunicazione tra le cellule cerebrali, promuovendo così la funzione cerebrale e la memoria.
- Aumento telomerasi: telomerasi è un enzima che controlla la lunghezza dei vostri telomeri, il tappo del vostro DNA. Telomeri più lunghi uguali migliore salute. Telomeri più corti malattia pari di Alzheimer e l’invecchiamento accelerato e una vita ridotta. Un aumento del 44 per cento in telomerasi è stato dimostrato nel nostro studio sui pazienti che fanno KK per 12 minuti al giorno per otto settimane.
- Diminuzione geni cattivi: 39 pazienti che hanno utilizzano KK per 12 settimane hanno avuto ciò che è noto come down regulation di geni infiammatori, che significa una riduzione dell’attività dei geni che causano infiammazione. Questo è importante perché l’infiammazione è una caratteristica di molte malattie, tra cui il morbo di Alzheimer.
- Miglioramento di buoni geni, compresi quelli che stimolano il sistema immunitario.
- Miglioramento del sonno: Il sonno è di fondamentale importanza per il cervello e la salute del corpo. Il sonno disturbato è un fattore di rischio per l’Alzheimer. KK può contribuire a migliorare il sonno.
- Meno depressione: il 65 per cento dei soggetti ha mostrato un miglioramento su dei sintomi della Depressione, che può essere un fattore di rischio per il declino cognitivo.
Meditare aiuta ad avere chiarezza d’intenti e a migliorare altri aspetti di ordine psicologico, come l’accettazione, la crescita personale e relazioni positive. Questo ha dimostrato di migliorare la salute generale e ridurre il rischio di Alzheimer.
Praticare KK crea la pace della mente e il benessere spirituale, e sono cose che tutti noi cerchiamo.
Buona Pratica
Kundalini Yoga KIRTAN KRIYA di Yoghi Bhajan