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Diventare eroi nella vita di tutti i giorni? E’ facile

L’ex presidente degli psicologi Usa spiega come diventare eroi nella vita di tutti i giorni.

Per essere degli eroi non servono superpoteri, maschere e mantelli.

Ognuno può diventare un eroe nella vita di tutti i giorni, grazie a piccoli gesti.

Sembra una di quelle storielle colme di buonismo e false speranze, ma è molto di più e soprattutto ha un fondamento scientifico. Da anni Philip Zimbardo, tra gli psicologi più illustri del nostro tempo, ex Presidente della American Psychological Association e Professore Emerito alla Stanford University, studia il comportamento delle persone per stabilire cosa le spinga a superare la linea di demarcazione tra bene e male, a diventare cattive e assumere comportamenti devianti.

Nel corso della sua carriera ha dimostrato che il contesto ha un ruolo fondamentale nel determinare i comportamenti di una persona, come emerso durante lo Stanford Prison Experiment, che ha evidenziato la facilità con cui degli studenti universitari di ordinaria intelligenza potessero trasformarsi, quando coinvolti nella matrice tra forze situazionali e sistemiche, in veri mostri.

«Io credo che la gente nasca buona, ma poi venga corrotta da diverse cose, il desiderio di fama, di denaro, e dalle cattive influenze, da persone già corrotte», ci racconta quando lo incontriamo a Roma, dove è intervenuto durante l’ultima edizione di Tedx.

«Sono nato a New York, in un ghetto nel Bronx, e c’era quest’uomo il cui lavoro era corrompere ragazzini, offriva loro soldi per fargli vendere la droga, rubare. Alcuni dei miei amici si sono fatti convincere, io no. Credo che per me, come bambino, abbia fatto la differenza avere una madre affettuosa, che mi ha insegnato ad avere una morale e a distinguere il bene dal male»

Lo spartiacque

Come è possibile che una persona abitualmente corretta, giunga a comportarsi in modo crudele in determinate circostanze? Secondo Zimbardo «il male è l’esercizio del potere sugli altri in una situazione in cui non ci si sente responsabili delle proprie azioni». La trasformazione che avviene è stata da lui definita “Effetto Lucifero”, risultato dell’interazione tra fattori disposizionali (conformismo e scarso spirito critico), situazionali e sistemici.

Sono questi che creano le mele marce. Le situazioni sono prodotte dal contesto e sono i cattivi sistemi che creano le cattive situazioni e dunque i comportamenti criminali. «Tutte le mie ricerche hanno dimostrato che è facile per le persone buone farsi trascinare dalle situazioni, dagli amici, dal contesto».

Essere eroi

Da tempo ormai l’attenzione di Zimbardo si è spostata sull’altra faccia della medaglia.

Perché se è vero che cattivi si diventa allora è vero anche il contrario e cioè che si possa diventare eroi.

«Lo si fa attraverso l’amore, la carità, la gioia. Sono piccoli gesti nella vita di tutti i giorni. È un continuo work in progress che deve spingerci ogni giorno a capire cosa fare per poter rendere le persone felici. Io vado in giro per le scuole e cerco di allenare gli insegnanti e i ragazzi».

Sei sistemi per diventare eroi

Ogni giorno svegliatevi e pensate a come fare per far sentire qualcuno speciale.

  • Mostrate rispetto,
  • guardate negli occhi,
  • sorridete,
  • stringete le mani di chi incontrate,
  • imparate il nome,
  • fate un complimento.

Non li fa più nessuno i complimenti, ma è questione di abitudini che diventano cultura. Sono piccole cose. Per esempio, quando mi capita di fare la carità a un barbone non mi limito a dargli delle monete e passare oltre, gli chiedo come si chiama, mi presento, gli chiedo la sua storia, gli spiego che vorrei fare di più, sono queste le cose che lo fanno sentire una persona e non un fantasma con cui ci si scarica la coscienza.

A chi ispirarsi

«Purtroppo molti dei miei eroi sono morti, mi riferisco a Martin Luther King e Nelson Mandela per esempio. Ma loro sono fari. Sono quelli che ci possono ispirare a fare grandi cose. Ma quelli che cerco di creare io sono eroi nella vita di tutti i giorni, che fanno qualcosa di piccolo e bello ogni giorno. Incoraggio le persone a condividere le cose belle».

 

Fonte “Business Insider”

 

 

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