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La furia del Sole .Che cos’è una tempesta magnetica?

TEMPESTA SOLARE IN ARRIVO SULLA TERRA

Un gigantesco buco coronale si è aperto sul Sole: la nostra stella ha scagliato verso la Terra uno sciame di particelle che viaggia a 600 km/s,  si è generato un “canyon” grande 700.000 km sulla parte della nostra stella rivolta verso la Terra. L’immagine in alto mostra la struttura così come catturata dal Solar Dynamics Observatory della NASA.

CHE COS’E’ UN BUCO CORONALE O CORONAL HOLE?

Un buco coronale è un’area nell ’atmosfera del Sole dove il campo magnetico arretra e consente ai gas di sfuggire: si tratta di un vero e proprio “squarcio” che appare sulla superficie della nostra stella in media una o due volte al mese. 

Gli scienziati non si dicono preoccupati ma quando il  sole si  scatena, si vede una enorme fiamma che lancia un flusso di particelle verso la Terra alla velocità di 4,8 milioni di chilometri all’ora. Il lato positivo è lo straordinario spettacolo offerto dalle aurore boreali che la tempesta provocherà al confine tra Stati Uniti e Canada e nel nord Europa.

Il Sole ha quindi scagliato uno sciame di particelle cariche che viaggia alle velocità di 600 km/s. Secondo le previsioni nel NOAA sussiste il 45% di possibilità che si verifichino tempeste geomagnetiche polari (classe G1) il 24 ottobre, e l’80% il 25 ottobre (classe G2).

Il buco coronale è un po’ più piccolo di quello che si era formato alla fine di settembre, lungo ben 1 milione di chilometri, e che aveva scatenato ben due tempeste magnetiche, con alcune conseguenze sulle comunicazioni radio e sulle reti elettriche.

Una tempesta magnetica può causare malfunzionamenti nei dispositivi elettronici e aumenta anche il rischio di incidenti antropici, sono previsti blackout radio nelle regioni polari, disturbi alle reti elettriche e ai segnali di navigazione Gps trasmessi dai satelliti.  Naturalmente, le persone sensibili alle variazioni del tempo dovranno prendersi cura, perché anche una tale piccola tempesta può influenzare la loro salute, ha avvertito Phobos.

Che cos’è una tempesta magnetica?

In termini semplici, una tempesta magnetica è una reazione che si verifica sulla superficie del Sole. Ci sono fluttuazioni, dopodiché il Sole emette miliardi di particelle cariche nell’atmosfera, che possono raggiungere la Terra in pochi giorni.

La Terra ha una protezione, la magnetosfera, che in ogni caso ci protegge da tali fenomeni. Ma non sempre la sua protezione aiuta a filtrare le tempeste magnetiche e che comunque non hanno effetti catastrofici sulla Terra.

La gente ha sempre vissuto con queste tempeste, anche quando non si sapeva nulla dell’attività solare e del campo geomagnetico della Terra, ha dichiarato l’astronomo Sergey Popov.

Al momento nella magnetosfera terrestre è presente una tempesta magnetica debole. Lo riferisce il laboratorio astronomico solare dell’Istituto di Fisica dell’Accademia russa delle scienze (FIAN).

Secondo un grafico pubblicato sul sito del laboratorio, una forte tempesta (tre punti su una scala di cinque) si è verificata dalle 6,00 alle 12,00 (ora di Mosca) del 28 settembre. Al momento il FIAN stima la presenza nella magnetosfera terrestre di una tempesta magnetica debole (un punto).

Le tempeste magnetiche forti si verificano circa 200 volte nel ciclo solare, che dura 11 anni (vale a dire più di 18 volte all’anno). Possono portare a guasti a breve termine della navigazione GPS e della navigazione radio a bassa frequenza.

Facciamo un po’ di chiarezza su cosa sono i buchi coronali e cosa provocano.

Se osserviamo le immagini solari provenienti dalla NASA, tramite il Solar Dynamics Observatory (SDO) alla lunghezza d’onda di 193 o 211 Ångstöm, possiamo notare gli strati esterni caldi dell’atmosfera solare. Questo strato più esterno del Sole è chiamato corona. Il campo magnetico del Sole gioca un grande ruolo nel modo in cui vediamo questa immagine. Le aree luminose ci mostrano un gas caldo e denso che viene catturato dal campo magnetico del Sole.

Osservando le aree scure, esse risultano quasi vuote, infatti sono luoghi dove il campo magnetico del Sole raggiunge lo spazio in modo che i gas caldi possano fuoriuscire. Queste zone sembrano così buie perché c’è ben poco materiale caldo rispetto alle zone adiacenti.

Il campo magnetico di un buco coronale è diverso rispetto al campo magnetico del Sole. Invece di tornare in superficie, queste linee di campo magnetico rimangono aperte e si espandono nello spazio. Al momento però non è ancora ben chiaro dove si ricollegano. Invece di tenere insieme il gas caldo, queste linee aperte di campo magnetico causano la formazione dei buchi coronali, dove il vento solare può sfuggire alle alte velocità.

Quando un buco coronale è posizionato in prossimità del centro del disco solare e rivolto verso la Terra, questi gas caldi fluiscono verso la Terra ad una velocità superiore a quella del regolare vento solare e possono causare disturbi geomagnetici sulla Terra con una maggiore attività aurorale alle alte latitudini, a seconda delle dimensioni e della posizione del buco coronale sul disco solare. I buchi coronali di solito non sono molto interessanti per gli osservatori e solo occasionalmente causano tempeste geomagnetiche, e comunque soltanto nei massimi solari.

I buchi coronali si formano quando le linee del campo magnetico solare si spezzano e lasciano fuoriuscire una grande quantità di particelle subatomiche e radiazioni.

In questa occasione, il materiale fuoriuscito dal Sole potrebbe intensificare le aurore polari, ma questo è tutto: non dovrebbe cioè avere una ricaduta significativa sulle nostre tecnologie di comunicazione, non sono comunque esclusi disturbi e persino blackout alle comunicazioni radio nelle regioni polari e anche a latitudini più basse. Si potrebbero verificare anche problemi all’elettronica dei satelliti. Tuttavia, aggiungono gli esperti, ”questi ultimi non dovrebbero essere rilevanti perché i satelliti sono abbastanza robusti”.

 

 

 

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