Il diaframma è un muscolo a forma di cupola, laminare e impari che divide la cavità addominale da quella toracica e risulta molto conosciuto per la usa importanza nella respirazione comunemente chiamata addominale.
Proprio per questo è considerato il muscolo primario della respirazione, ma è fondamentale anche per il benessere di ogni persona per svariati altri motivi spesso ignorati o semplicemente sottovalutati, purtroppo molte volte anche da professionisti del settore.
Stress, emotività e rilassamento
Il nostro modo di respirare è strettamente correlato con il nostro stato d’animo ed essendo il diaframma basilare per respirare nel modo corretto, risulta abbastanza facile comprendere come la tonicità di questo muscolo possa giovare anche in caso di alti livelli di stress
Non a caso molte discipline olistiche come lo yoga, la meditazione o il Reflessage concentrano molta attenzione sulla corretta respirazione per poter raggiungere il benessere desiderato.
Il lavoro sulla respirazione e sul diaframma viene molto spesso utilizzato con successo anche in ambito psicologico per migliorare stati di ansia e l’emotività.
Benessere viscerale
Mentre l’aorta e la vena cava sono protetti dalla contrazione del muscolo diaframma dal centro frenico stesso e da alcune arcate tendinee, il dotto esofageo si trova nella zona muscolare e quindi un funzionamento non corretto del diaframma può portare a problemi gastroesofagei.
Viene quindi naturale immaginare come una respirazione corretta sia strettamente legata a una corretta funzionalità digestiva dello stomaco e dei visceri correlati.
Un altro beneficio che ormai tutti conoscono è l’aumento della funzionalità e della peristalsi dell’intestino, molto importante in caso di stitichezza.
Al di sotto del diaframma troviamo anche altri organi come il fegato che trae giovamento dal movimento diaframmatico che lo comprime in inspirazione (spingendo il sangue proveniente dal sistema portale nella vena cava inferiore) e gli permette di riempirsi nuovamente in espirazione per purificare al meglio il sangue.
Anche il sistema linfatico viene stimolato durante la respirazione: in particolare parliamo del lavoro svolto dal diaframma sulla cisterna del Pecquet e sulla milza, con un’azione molto positiva nell’eliminazione delle tossine dai tessuti.
Tutti i visceri traggono beneficio comunque dal movimento diaframmatico in termini di motilità con una conseguente minore formazione di infiammazioni e aderenze fasciali.
Sempre da quel dotto esofageo passano anche il ramo sinistro e destro del nervo vago, componente nervosa regolatrice del nostro sistema vegetativo: quando il diaframma lavora male può irritare un ramo del nervo vago creando quindi svariate problematiche riflesse legati ai visceri innervati dallo stesso.