Psicologia spirituale

Parlare migliora la vita? Sì, se lo fai con un amico vero!

Gli amici ci allungano la vita.

Gli amici ci allungano la vita.

Inoltre da un recente studio della  Northwestern University di Evanston, Illinois, torna a confermare l’importanza di forti e durature relazioni amicali: in un gruppo di ultraottantenni hanno garantito abilità cognitive da cinquantenni,  paragonando un gruppo di ultraottantenni con abilità cognitive comparabili a quelle di soggetti di cinquanta o sessant’anni, quindi ottime, con un altro gruppo privo delle stesse relazioni amicali di elevata qualità,  come ha provato l’indagine, risultando questi ultimi avere prestazioni peggiori in termini cognitivi dei primi.

Pubblicata su Plos One, l’indagine ruota intorno a un questionario organizzato in 42 passaggi, una versione della Psycological Well-Being Scales di Carol Ryff, che affronta sei aspetti del benessere psicologico, dalle relazioni con gli altri alla crescita personale passando per gli obiettivi che ci si pone nella vita. Se il gruppo principale dotato di buone prestazioni cognitive ha fatto segnare un punteggio di 40, i volontari che costituivano il gruppo di controllo si sono fermati a 36. Secondo Emily Rogalski, professoressa associata al Cognitive Neurology and Alzheimer’s Disease Center della Scuola di medicina Feinberg della Northwestern, una differenza significativa. Che spiega appunto e per esempio una memoria migliore.

Ecco perché una ricca rete di contatti, sani e basati su fiducia e reciprocità, può aiutare le persone a mantenere una mente attiva, abbassando il rischio di declino cognitivo.

Insomma, una parte importante per la salute mentale, che migliora la qualità della nostra vita con l’avanzare degli anni, può essere rappresentata dalle amicizie strette, intime e di cui ci si possa fidare, questo a qualsiasi età, aggiungiamo noi!

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